la tecnologia

Il motore termodinamico a bassa temperatura, cuore della nostra tecnologia

Il cuore della tecnologia di Nova Somor, che è alla base del funzionamento dei prodotti già sviluppati e di quelli futuri, è il motore termodinamico a bassa temperatura azionato con “gas volatile”. L’invenzione non è nuova: vi sono stati diversi tentativi fin dai primi decenni del 1900 e poi delle realizzazioni pratiche e dei brevetti fra gli anni ’30 e gli anni ’50 del secolo scorso. Da tali invenzioni e brevetti abbiamo preso ispirazione e li consideriamo essere le nostre radici. Però, anche se le “radici” superano i 100 anni di età, la tecnologia inventata da Nova Somor è assolutamente innovativa e permette di avere oggi sistemi efficienti, ecologici e affini ai cicli naturali del caldo e del freddo. I nostri motori funzionano grazie al sole, o al calore ottenuto da altre fonti, e al fresco dell’acqua, grazie ai quali viene fatto evaporare e ricondensare allo stato liquido un gas volatile all’interno di un circuito chiuso. Il gas volatile ha delle caratteristiche fisiche che gli consentono di creare molta pressione di vapore con un delta termico sviluppato a temperature non elevate. Così il nostro motore funziona a temperature sempre inferiori ai 100 gradi, mentre ad esempio in un motore Stirling, che funziona sulla base dello stesso principio, le temperature sono molto più elevate.

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Il ciclo termodinamico è il seguente: un gas volatile liquefatto, di quelli normalmente utilizzati nei circuiti refrigeranti, viene riscaldato all’interno di appositi captatori solari o di un bollitore alimentato a legna o a cascami di calore. Il gas volatile si trasforma in vapore e viene incanalato all’interno del cilindro del motore dove muove il pistone del motore stesso. Il movimento del pistone viene trasmesso ad una pompa idraulica che solleva acqua fresca da un pozzo o da altro contenitore idrico. L’acqua, prima di essere fornita all’utenza prevista, incontra il vapore di gas in uscita dal cilindro del motore all’interno di uno scambiatore, cede parte del suo freddo e riporta il gas allo stato liquido. A questo punto il gas liquefatto viene raccolto in un serbatoio, pronto per essere pompato di nuovo nei captatori solari o in un bollitore, per essere di nuovo evaporato e ricominciare il ciclo. Nel caso dei dissalatori, dei frigoriferi solari e degli accessori ecologici per la nautica che stiamo sviluppando, è previsto l’utilizzo di acqua di mare. Ma in ogni caso l’acqua o altro liquido refrigerante è indispensabile tanto quanto il calore per il funzionamento del motore termodinamico.

Va sottolineato un importante cambio di paradigma: il nostro motore, tranne quando il calore viene ottenuto da legna o altri combustibili, normalmente non consuma nulla. Niente viene bruciato nel cilindro del motore e non viene impiegata energia elettrica.

L’applicazione a pompe idrauliche per il sollevamento e la movimentazione delle acque è certamente una delle più convenienti in termini di efficacia. Per questo stiamo sviluppando e costruendo una gamma di “eliopompe” e una serie di accessori per il loro buon utilizzo.

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