Fra gli anni ’30 e gli anni ’50 Daniele Gasperini sviluppò diversi modelli di motore termodinamico a bassa temperatura. Erano diversi per dimensioni e per prestazioni, ma sempre fatti principalmente in ghisa e basati su un meccanismo “biella – manovella”. In Nova Somor il nostro Roberto Belardinelli, oltre ad utilizzare materiali più moderni caratterizzati da maggiore resistenza, affidabilità e leggerezza rispetto alla ghisa, ha utilizzato un meccanismo a pistoni allineati sullo stesso asse che riduce al massimo le perdite di energia dovute proprio al “biella – manovella”. Ne è risultata una invenzione il cui brevetto è stato depositato agli inizi del 2015.

Durante l’inverno 2014 – 2015 abbiamo avuto modo di sperimentare a lungo la meccanica del nostro motore termodinamico, del cilindro di alimentazione del gas e della pompa idraulica riuscendo a conseguire dei risultati eccellenti. Dopo aver progettato e fatto costruire ogni componente, sono stati assemblati nella nostra officina diversi gruppi completi i quali hanno passato centinaia di ore sul banco di prova. Un bollitore sostituiva il calore del sole estivo e un refrigeratore simulava il fresco dell’acqua di un pozzo. Per prima cosa sono state messe a punto le valvole di commutazione del movimento del pistone del motore, il quale è posizionato all’interno del cilindro centrale dell’assieme costituito da tre cilindri montati sullo stesso asse. Poi si è lavorato per molto tempo sulle tenute e sulla loro compatibilità con il gas volatile impiegato per creare il ciclo termodinamico del motore.

Quindi si è lavorato sulla calibrazione del cilindro di alimentazione del gas liquefatto, per individuare la corretta cilindrata in relazione a quella del cilindro motore e a quella dell’evaporatore. Poi è stata messa a punto la pompa idraulica e infine si è lavorato sulla riduzione e/o sull’eliminazione di tutti gli attriti e sulla scelta definitiva dei materiali da impiegare e dei trattamenti superficiali da fare. Il risultato è un sistema equilibrato, potente e affidabile. Qualche problema di “dentizione” lo potrà comunque dare, come fanno tutti i nuovi sistemi di recente invenzione, ma certamente saranno problemi gestibili e soprattutto “nella norma” in termini statistici.

Come illustrato nel nostro recente breve video a distanza di un anno dalla fondazione di Nova Somor, siamo pronti per il mercato. Essendo partiti come start up innovativa a metà luglio 2014, siamo arrivati al primo prototipo di macchina completa a fine settembre. Per questa ragione lo scorso anno abbiamo avuto pochissimi giorni di sole autunnale per testare il captatore solare. I dati raccolti sono stati promettenti, ma non abbiamo avuto il tempo necessario come è stato per il sistema pompa – motore. Per fortuna gli ultimi 60 giorni fra metà maggio e oggi sono stati ricchi di giornate soleggiate che abbiamo potuto impiegare per mettere a punto i captatori solari.

Ma mentre per il sistema motore – pompa non ci sono stati mai dubbi, con il captatore solare ci siamo trovati a valutare due tecnologie molto diverse: quella del roll bond e quella del pacco alettato. Entrambi sono adatti allo scopo, ma hanno differenti pregi e differenti difetti che vanno considerati e sperimentati sul campo. Questi test ci hanno dato da fare ed impegnato energie per più tempo del previsto: abbiamo almeno un paio di mesi di ritardo rispetto al programma che ci eravamo dati nel 2014. Proprio in questi giorni stiamo completando i test in vista delle prime consegne di NS1 complete in Italia e in Africa.